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Tanto per sapere

Laurea in psicologia: conseguimento e finalità

3 Giugno 2011 , Scritto da Stefania S. Con tag #Scuola e Università

3153005541_b78ba5ebbe.jpgBasata sullo studio della mente e delle attitudini comportamentali degli uomini nei confronti di se stessi e del mondo circostante, la psicologia, tra tutte le scienze, è verosimilmente quella che stringe maggiori legami di interconnessione con altre discipline e che si affaccia su un ventaglio di possibilità investigative molto ampio.

Nato dalle ceneri di un percorso formativo quinquennale, l’attuale corso per il conseguimento di una laurea in psicologia prevede un primo traguardo “breve” al terzo anno di studi, al termine del quale ci si può ritenere laureati seppur non psicologi, e la possibilità di proseguire altri due anni per il conseguimento della specializzazione.

Se da un lato però è vero che tre anni di studio non possono essere sufficienti per preparare lo studente alla delicata professione di psicologo per la quale sono indispensabili conoscenze imprescindibili per il corretto esercizio della professione stessa, dall’altro è altrettanto vero che con la specializzazione non si conquista appieno il bagaglio necessario richiesto.

Al termine dei cinque anni, infatti, completano il profilo del professionista un anno di tirocinio, il superamento di un esame di stato e l’iscrizione all’albo degli psicologi della propria regione. Da qui, l’abilitato psicologo può scegliere di specializzarsi in un determinato campo grazie al conseguimento di master post laurea o cominciare ad affacciarsi al mondo del lavoro, sfruttando le conoscenze acquisite.

Da un punto di vista meramente occupazionale, la laurea breve offre senz’altro le più scarne possibilità di riuscita in un settore in cui la figura dello psicologo è già molto diffusa. La specializzazione invece, come già accennato, presenta altri scenari di riuscita. Il neolaureato può infatti scegliere una particolare branca di interesse e specializzarsi in un determinato settore: psicologia infantile, psicologia comportamentista, ecc.

Una strada molto percorsa è quella della libera professione, strada non sempre di successo e non eccessivamente remunerativa, per lo meno in fase di rodaggio.

Gli ingaggi presso le istituzioni, infine, possono rappresentare a volte una valida alternativa alla libera professione, anche se gli incarichi sono spesso a tempo determinato e non continuativi.

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